Che Instagram stia diventando un fenomeno degno di attenzione è testimoniato anche dal fatto che stanno sorgendo i primi siti che vendono "fake followers" anche per la piattaforma di sharing fotografico.
Ora, ditemi quello che volete, ma io questa cosa non la capisco.
Non capisco proprio come avere tanti follower farlocchi possa giovare al vostro brand.
Veramente.
Avere 10 persone interessate a quello che dite e che possono diventare vostri clienti è molto meglio che parlare a vanvara con contenuti poveri a follower inesistenti.
La differenza la fanno i vostri contenuti: se dite cose interessanti sul vostro settore e le dite nel modo corretto, troverete chi si può appassionare.
Puntare sulla qualità è più importante che "vendere tuffa".
Alla lunga le bugie hanno le gambe corte e potreste essere in qualsiasi momento "smascherati".
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Digital Manager
Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti.
BIO
Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2.
Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri.
Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei.
Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane.
Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.