Lo ammetto: sono uno di quelli che - svegliato nel cuore della notte dal terremoto di sabato scorso - è andato subito a vedere su Twitter cosa stava succedendo. L'ho fatto anche per la secondo scossa, quella a distanza di 9 giorni, alle 1 del pomeriggio.
Mi confesso, anche quando ho sentito della sparata di Monti con il calcio, ho avuto come un riflesso condizionato, ho preso in mano l'iPhone e ho guardato se qualcuno ne stava dicendo di tutti i colori.
E per dirla tutta, sì, sono colpevole, ho ceduto alla tentazione di twittare la mia con l'hashtag #No2Giugno .
Monti resta, a mio avviso, il campione della "stronzata della settimana": in un momento di crisi economica, forti tensioni sociali, gente che si suicida, aziende alla canna del gas, pensa bene di togliere uno svago collettivo di massa che spesso distrae la gente dalla quotidianità.
Direi che lo scandalo del calcio dovrebbe essere funzionale al "sistema": fa aumentare le discussioni da bar alla vigilia di un campionato Europeo.
A quale governante verrebbe in mente una cosa simile?
Solo ad uno che si crede intelligente perché "è professore".
Perché quelli intelligenti parlano liberi, non si consultano con nessuno.
Si sa, sono intelligenti.
E quelli intelligenti, dopo aver studiato una vita cosa fanno per recuperare qualche soldo per un'emergenza?
Aumentano la benzina.
Certo, occorre aver studiato ed insegnato una vita per studiare soluzioni tecniche così all'avanguardia.
Comunque voglio cogliere lo spunto di Monti sul calcio per rilanciare: qualcuno ha sbagliato, indubbiamente. Ma se passa il principio che quando qualcuno sbaglia si penalizza tutto il suo settore, invito Monti a fare lo stesso con le banche e la finanza: qualcuno ha sbagliato anche qui, indubbiamente, negli ultimi anni. E di grosso, mi pare. Blocchiamo la finanza mondiale per due anni. Blocchiamo il credito, il debito, i derivati, le borse...tutto. Congeliamo tutto per due anni. Il principio è lo stesso invocato da Monti per il calcio.
Qui mi viene in mente la Merlin e l'utopia di cancellare la prostituzione chiudendo le case chiuse.
L'esortazione di Indro Montanelli rimarrà nella storia: con un ulteriore sforzo chiudiamo gli ospedali e nessuno si ammalerà più. Un passo in più e chiudiamo i cimiteri...vuoi vedere che....
Scritto da Giovanni Fracasso
Digital Manager Mi occupo dello sviluppo strategie inbound marketing & sales. Affianco le aziende nel loro processo di digital transformation (l'uso dell'inbound marketing per cambiare il commerciale di un'azienda) con la metodologia inbound marketing, puntando all'aumento dei visitatori sul sito aziendale, della conversione in lead del maggior numero di essi e trasformazione in clienti. BIO Sono nato nel tardo pomeriggio di un lunedì - secondo me piovoso - di un 19 gennaio come tanti. Correva l'anno 1972. Potrei ovviamente sbagliarmi su una data o su un riferimento, perché non sono bravo a ricordarmi le date e i numeri. Ho passato i primi anni scolari con tutti che mi dicevano "sei portato per la matematica", fino al compito d'esame di 5° liceo, dove me ne sono uscito con un bel 2. Tanto che mi sono laureato in Lettere e Filosofia, un corso di Laurea di Storia, in quel di Ca' Foscari, a Venezia. Credo fosse il 2000, ma anche qui potrei sbagliarmi. Ve l'ho detto, non sono bravo con i numeri. Nel mezzo un sacco di altre cose: mentre studiavo facevo il giornalista per il Gazzettino, per la Domenica di Vicenza e altre testate locali. Sono stato direttore e fondatore di una periodico locale (Il Corriere Vicentino), poi sono andato in Spagna e ho vissuto quasi 5 anni a Barcelona. Poi, la vita, l'amore e il denaro... e oggi vivo ad Arzignano, sono padre di una bambina nata nel 2010 e sono pazzamente innamorato di lei. Oltre alla bambina, ho un mutuo da pagare e un cane. Se potrebbe non mancarmi tutto questo, probabilmente dedicherei le mie giornate all'alcol e alla vita dissoluta. Invece non bevo e non faccio - quasi - mai festa: sono concentrato al 100% sul mio lavoro e mi piace un sacco quello che faccio. Cosa faccio? Beh, ha molto a che fare con l'inbound, l'eCommerce, il valore del dato per le aziende e la trasformazione digitale delle stesse.
