Breve viaggio alla scoperta del mondo del social shopping e del social commerce
1. Cos'è il social shopping
Il Social Shopping è un nuovo fenomeno in crescita che combina il classico shopping on-line con gli elementi tipici che caratterizzano il social networking.
Figlio del web 2.0 sta crescendo in maniera esponenziale di pari passo con lo sviluppo oramai globale dei social media.
Si presenta con tutti gli aspetti chiave del social web fondato sulla condivisione (amici, gruppi, commenti, discussioni), e li convoglia sull'attività di shopping on-line, creando una community che aiuta nell'acquisto con suggerimenti, proposte di nuovi prodotti, promozione di prodotti di maggior interesse globale ecc.
Potremmo anche definirlo e-shopping 2.0.
2. Ampliamento del mercato
Lo sviluppo del social shopping apre una reale possibilità di sviluppo del proprio business, raggiungendo i potenziali clienti in maniera diretta ed efficace, in quanto ciò che spesso spinge ad acquistare un determinato prodotto è la consapevolezza di un feedback positivo da parte di chi l'ha già acquistato (condivisione appunto).
3.Vantaggi del social commerce
La promozione di un prodotto o di un brand su un social media, oltre a consentirne la diffusione globale data dal passaparola, lo rende un "must have".
Non è forse ciò che accade per esempio quando vediamo una stessa borsa indossata da modelle e attrici? Se il prodotto è così diffuso, amato, condiviso, allora "lo devo avere", figuriamoci poi se a condividerlo non sono solo le ragazze che vediamo in centro o sui tabloid, ma un'intera rete di social users.
Il nostro brand o prodotto accresce la propria visibilità, diventando così maggiormente credibile e desiderabile.
4. Svantaggi? Mmmmm...anche no!
Qualcuno potrebbe sollevare la questione, oramai annosa, dell'alienazione causata dal web…non si esce nemmeno più di casa per fare shopping il sabato pomeriggio e ci si ritrova a dialogare solo con il proprio monitor… Ma è davvero così?
In realtà se andiamo oltre, ci rendiamo conto che i Social Media tutto sono tranne che elementi di alienazione, si chatta, si commenta, ci si scambia opinioni anche su ciò che ci piacerebbe comprare, insomma si condivide e ci si conosce.
Siamo tutti d'accordo sul fatto che le relazioni interpersonali fatte di abbracci e strette di mano siano insostituibili, ma questo non significa che non si possano allargare le proprie conoscenze anche a livello virtuale.
Tutti quelli che hanno stretto amicizie virtuali e poi si sono incontrati di persona concordano con il fatto che è come ritrovare un vecchio amico che si conosce da tempo. La socialità in rete è un dato di fatto che aumenta le possibilità di relazione tra gli esseri umani, non che le sostituisce. Gli esseri umani non sono mai stati così vicini tra di loro come oggi.
5. Pubblicità...
Se è vero che la condivisione dei prodotti/brand ne accresce la notorietà, è anche vero che c'è bisogno di veicolarne la pubblicità in modo preciso e accurato.
Lo sviluppo dell'adv sui social networks deve essere direttamente proporzionale alla loro incalzante diffusione, in quanto il numero di utenti dei social network è in crescita costante.
Secondo Deloitte società di consulenza di livello mondiale, ad oggi gli investimenti pubblicitari nel settore sono pari all' 1% ma è un dato destinato a crescere, perché si sta sviluppando la consapevolezza che si può raggiungere un numero elevatissimo di potenziali clienti, con costi decisamente inferiori rispetto alla pubblicità off line.
6. Il social commerce in Italia
In Italia gli esempi di social commerce si contano sulle dita di una mano, degno di nota è per esempio, Cooltip che mette al centro del progetto proprio Facebook: l'idea consiste infatti nel promuovere tra i propri amici determinati prodotti acquistabili on line.
l primo brand italiano ad essersi attivato con uno shop su Facebook è Volagratis, che propone la propria offerta anche attraverso slideshare, twitter, flickr e youtube.
Anche eBay Italia a suo modo è un social shop, con la differenza però che qui sono gli utenti a vendere prodotti solitamente usati, ma anche qui troviamo i commenti, le recensioni, e la comparazione dei prezzi.
Ma la prima vera piattaforma di social shopping, da poco arrivata dagli USA in Italia, si chiama Wishpot, il pozzo dei desideri, che consente di catalogare le immagini dei prodotti che si desidera acquistare o farsi regalare organizzandoli in liste, appunto liste dei desideri (wishlist).
Una volta creato l'account e le liste si possono condividere attraverso Facebook, Twitter o tantissimi altri social media con i propri contatti.
Infine si possono acquistare direttamente via web tutti i prodotti che sono venduti con e-commerce, in Italia e nel mondo.
7. Esempi di social commerce nel mondo
Alcuni esempi di Social shops di successo vengono, manco a dirlo, dagli Stati Uniti, di seguito una breve carrellata di case histories di successo (magari in futuro ne vedremo altre...):
a. Kaboodle
La caratteristica principale consiste nel mettere in contatto utenti che hanno interessi comuni per quanto riguarda i prodotti.
b. MyItThings
Un fashion magazine creato dalla community, che va oltre lo shopping, creando una sorta di armadio virtuale dal quale mostrare ciò che si è comprato e dando lo spazio a recensioni e commenti.
c. ProductWiki
Dà non solo la possibilità di commentare e condividere i commenti sui prodotti, ma anche di comparare i prezzi degli articoli.
d. ShopStyle
Il social shopping per fashion addicted, è come fare acquisti nelle migliori boutiques di tutto il mondo, con la possibilità di navigare tra i più grandi nomi della moda.
e. Woot
Questo sito vende un solo prodotto al giorno, chiamato "woot off", dando così un immenso spazio alle recensioni dei navigatori e ai loro commenti senza distrarli con un interminabile elenco di prodotti diversi.
(NdR: grazie a Silvia per il metodico ordine di raccolta informazioni :-))